Mostre da non perdere nel mese di Luglio
Seconda parte: 5 grandi mostre di recente apertura

Proseguiamo la presentazione di 10 mostre che secondo noi meritano di essere viste in questo mese di Luglio, passando a quelle di più recente inaugurazione. In questo caso la selezione risulta concentrata al centro nord, ma visitando la sezione dedicata al calendario delle mostre non mancano di certo belle e importanti mostre anche al Sud.

Adamo Tadolini, da Antonio Canova, Amore e Psiche giacenti, 1819-1824. Tremezzina, Villa Carlotta © Ente Villa Carlotta/ Studio Aleph

Presentiamo di seguito cinque mostre di recente apertura meritevoli di attenzione, partendo dall'Umbria, con Klimt, proseguendo nelle Marche, a Urbino, per  la grande mostra dedicata a Federico Barocci, quindi in Toscana, a Carrara per la mostra dedicata alla Belle Époque, sul Lago di Como, per scoprire la bellissima collezione di Giovanni Battista Sommariva, e concludere tra le splendide Dolomiti a Cortina, al Museo Mario Rimoldi.

Se non l'hai già fatto leggi anche l'articolo sulle "5 grandi mostre in chiusura".

I. "Le tre età" di Klimt in mostra a Perugia

Le tre età di Klimt

Gustav Klimt, Le tre età della donna (1905; olio su tela, 180 x 180 cm; Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea)

Un solo dipinto che vale una mostra, è proprio il caso di dirlo, proveniente dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, per occupare, dal 29 giugno, le sale della Galleria Nazionale dell'Umbria per il primo appuntamento di un ciclo, "Un capolavoro a Perugia", che vedrà l'esposizione di un'opera fondamentale nel percorso di un celebre artista, presentata in un allestimento appositamente studiato insieme ad una selezione di opere di altri artisti del medesimo periodo. "Klimt, Le tre età" resterà protagonista per tutta l'estate alla Galleria Nazionale dell'Umbria, fino al prossimo 15 settembre 2024.

Perugia è una bellissima città d'arte, meta di molti turisti anche nel periodo estivo, e questa mostra rappresenterà un'attrattiva in più per visitare il Museo cittadino. Per info su orari e modalità di visita continua a leggere.

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II. Urbino celebra Federico Barocci

Federico Barocci a Urbino

Fuga di Enea da Troia (provenienza: Roma, Galleria Borghese)

Altra meta di prim'ordine nel turismo dell'arte nell'Italia centrale è certamente Urbino, col suo splendido Palazzo Ducale che ospita la Galleria Nazionale delle Marche. Si intitola "Federico Barocci Urbino. L'emozione della pittura moderna" la mostra monografica che per oltre quattro mesi, dal 20 giugno fino al 6 ottobre 2024, si potrà ammirare nei sontuosi spazi di Palazzo Ducale, per scoprire la straordinaria statura artistica di uno dei figli più illustri della città: Federico Barocci (1533-1612).

Grazie a un insieme di prestiti provenienti da principali musei nazionali e internazionali che arricchiscono la collezione già molto importante della Galleria Nazionale delle Marche, la mostra, di taglio monografico, raccoglie 76 tra dipinti e disegni di Barocci, illustrando tutte le fasi della sua lunga carriera. Un appuntamento imperdibile, in particolare per gli amanti della bella pittura della seconda metà del '500. Un percorso espositivo articolato, che presenta i più grandi capolavori di questo Maestro, che nonostante la scelta, inconsueta all'epoca, di restare nella sua città natale, lontana dai grandi centri culturali e mecenatistici, riuscì ad imporsi come il più ammirato, richiesto e pagato autore di dipinti sacri del periodo. Continua a leggere.

III. A Carrara torna protagonista la Belle Époque

Federico Zandomeneghi, A teatro

Federico Zandomeneghi, A teatro

Tra la seconda metà del 2023 e questa prima parte del 2024 abbiamo raccontato di diverse importanti mostre dedicate a questo affascinante periodo storico che accompagnò Parigi e l'Europa tutta nella modernità, fino ai tragici eventi che investirono il nostro Continente con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. All'inizio del mese di marzo avevamo pubblicato un approfondimento dedicato alle mostre allora aperte al pubblico: "Parigi tra Belle Époque e Art Nouveau: le mostre che la raccontano". Ora, a distanza di alcune settimane, molte di quelle mostre sono giunte alla fine, ma resta protagonista Henri de Toulouse-Lautrec al Mastio della Cittadella a Torino, e se ne aggiunge una nuova a Carrara, a Palazzo Cucchiari.

"Belle Époque. I pittori italiani della vita moderna. Da Lega e Fattori a Boldini e De Nittis a Nomellini e Balla", visitabile fino a fine ottobre, vuole mettere in luce le tracce delle mutazioni della pittura dopo l'Unità, dal superamento delle scuole regionali alla ricomposizione di una impronta nazionale, per puntare dritto a una cultura artistica adatta ai tempi moderni della "Nuova Italia". Si tratta di un iter che dagli ultimi palpiti macchiaioli conduce all'effervescenze della scapigliatura fino agli esiti finali del divisionismo, cioè da Fattori e Lega a Boldini e De Nittis a Nomellini, Balla.

Signorini, Spadini, Pellizza da Volpedo, Zandomeneghi e Corcos, e poi ancora Antonio Mancini, Tranquillo Cremona, Mosè Bianchi, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Gaetano Previati, sono solo alcuni dei nomi le cui opere sono esposte in mostra, per un totale di una novantina di opere – tra dipinti su tela e su tavola, acquerelli, pastelli e sculture in bronzo e in gesso – ad abbracciare un arco temporale che va dal 1864 fino al 1917.

Una mostra ricca quindi, divisa in sette sezioni, con un taglio curatoriale interessante, concentrato sull'esperienza artistica italiana di quel periodo, che aiuterà gli appassionati a comprendere meglio questo passaggio epocale della pittura italiana. Scopri di più sui contenuti della mostra.

IV. La grande collezione di Giovanni Battista Sommariva

Salne dei Marmi di Villa Carlotta

Il Salone dei marmi di Villa Carlotta a Tremezzina. In primo piano il Ritratto di Giovanni Battista Sommariva di Luigi Acquisti, al centro Marte e Venere di Luigi Acquisti, lungo le pareti del salone L'ingresso trionfale di Alessandro Magno in Babilonia di Bertel Thorvaldsen © Ente Villa Carlotta / Studio Aleph

Ancora una volta scegliamo non solo una bella mostra, ma anche una località di grande fascino e certamente molto frequentata in un mese che per molti sarà quello delle ferie estive. Ci spostiamo infatti a Villa Carlotta, in località Tramezzo, affacciata sullo splendido Lago di Como. Qui nell'ultima decade di giugno è stata inaugurata la mostra "L'Olimpo sul lago. Canova, Thorvaldsen, Hayez e i tesori della Collezione Sommariva", che attraverso una raccolta di veri capolavori, ci conduce alla scoperta dei grandi temi universali – l'amore, la morte, l'amicizia, la virtù – variamente interpretati in età neoclassica e nella nuova epoca romantica. Grazie a prestiti eccezionali, provenienti da importanti collezioni pubbliche e prestigiose raccolte private, sono stati riuniti per la prima volta dipinti, sculture, gemme, miniature, stampe, restituendo così tutta la straordinaria ricchezza di una delle collezioni più importanti d'Europa tra l'Impero e la Restaurazione.

Divisa tra il suo palazzo a Parigi, in uno dei quartieri più alla moda della città, e la villa di Tremezzo sul Lago di Como (oggi Villa Carlotta), la collezione vantava dipinti antichi e capolavori dei maggiori artisti dell'epoca - David, Prud'hon, Girodet, Wicar, Appiani, Bossi, Hayez - oltre a una infinità di preziosi oggetti d'arte.

Nella mostra a Villa Carlotta troveremo l'Ultimo bacio dato da Giulietta a Romeo, capolavoro di Francesco Hayez, nel quale l'artista ritrae la sua amante e modella Carolina Zucchi come l'eroina di Shakespeare. E ancora il gruppo dello scultore Luigi Acquisti con Marte, pronto per la guerra, e Venere, e ancora la serie di oltre cento miniature della Pinacoteca di Brera, che riproducono i dipinti più famosi della raccolta. Un'occasione davvero preziosa e imperdibile per chi si trovasse a passare o soggiornare in questa zona del Lago di Como. Leggi di più sulla mostra.

V. La grande Collezione di Mario Rimoldi in mostra a Cortina

Alberto Savinio

Alberto Savinio, L'ile des charmes, 1928, 114x162 cm, Museo Mario Rimoldi, Cortina d'Ampezzo

Il Museo Mario Rimoldi riallestisce tre piani per esporre una selezione di oltre 200 opere della collezione originaria, che include importanti artisti del Novecento come de Pisis, de Chirico, Morandi, Vedova, Guttuso, Depero, Musič, Kokoschka. L'esposizione, realizzata dalla Commissione Culturale del Museo Rimoldi, in collaborazione con l'artista Paolo Barozzi, l'archivista Ilaria Lancedelli e il curatore d'arte Giorgio Chinea Canale, resterà visitabile fino al 6 ottobre 2024

La mostra "Il Museo Mario Rimoldi: una favola d'Ampezzo. 1974-2024" riporta alla luce buona parte del lascito originario, successivamente arricchitosi con nuove donazioni, del collezionista Mario Rimoldi (1900-1972), che aveva espresso l'intenzione di far rimanere le opere raccolte tra le sue amate montagne. Il cinquantesimo anniversario del Museo costituisce un'importante occasione per far conoscere la figura di Mario Rimoldi, la sua collezione e il Museo a lui dedicato, prezioso fiore all'occhiello delle Regole d'Ampezzo. Scopri di più.


Per approfondire:

Pubblicato il 03/07/2024

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