Mostre da non perdere nel mese di Luglio
Prima parte: 5 grandi mostre in chiusura

Per chi non è già in partenza per le vacanze, o per chi ha scelto una città d'arte come meta, o comunque non vuole rinunciare ad un po' d'arte anche nelle settimane di ferie, o per chi è ancora in città e vuole sfuggire nel weekend al caldo opprimente, ecco una selezione di mostre, cinque in chiusura, e cinque appena inaugurate, che secondo noi meritano di essere viste.

Anselm Kiefer a Palzzo Strozzi fino al 21 luglio 2024

Cominciamo dalla selezione di cinque mostre che entro la fine di luglio chiuderanno i battenti, e che chi non ha ancora avuto modo di visitarle non dovrebbe perdere.

Partiamo dal nord Italia, con la mostra padovana dedicata al grande Monet, in chiusura il 21 luglio, e dalla mostra dedicata ai movimenti Pop & Beat italiani ospitata in Basilica Palladiana a Vicenza fino al 28 luglio. Ci spostiamo poi al centro, con la bellissima mostra "Anselm Kiefer. Angeli caduti" in chiusura il 21 luglio a Palazzo Strozzi a Firenze, e a Roma per la mostra sulle origini dell'Impressionismo che terminerà il 28 luglio. Chiudiamo con una città del sud, Napoli, per l'esposizione dedicata a Velázquez, alle Gallerie d'Italia fino al 14 luglio 2024.

I. Monet a Padova

Monet a Padova

Claude Monet, Passeggiata vicino ad Argenteuil, 1875, olio su tela, 61x81,4cm © Musée Marmottan Monet, Paris

Monet è protagonista a Padova, fino al 21 luglio, con i "Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi". La mostra, allestita al Centro Culturale Altinate / San Gaetano, affronta l'intero percorso biografico ed artistico del Maestro francese, fino a quei dipinti realizzati nella sua casa di Giverny che sembrano essere anch'essi precursori di una pittura che avrebbe dominato la scena alcuni decenni dopo la sua morte. Come Van Gogh anche Monet può essere considerato precursore di una pittura più moderna, in questo caso dell'espressionismo astratto americano, che nel secondo dopoguerra dagli Stati Uniti avrebbe influenzato la scena artistica anche oltre oceano negli anni '40 e '50. Il numero di opere in mostra a Padova, e la qualità e varietà dei soggetti, rende queste mostra un appuntamento davvero imperdibile per gli amanti dell'Impressionismo e di Monet in particolare. Abbiamo il piacere di dare un assaggio della mostra e della suggestiva atmosfera che l'impianto espositivo ha saputo realizzare in questo video.

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II. Il Pop & Beat italiani "liberi di sognare" a Vicenza

Mimmo Rotella

Mimmo Rotella, Cleopatra Liz, 1963 - décollage su tela. Collezione Koelliker. Courtesy BKV Fine Art (dettaglio). Esposta a Vicenza nella mostra POP/BEAT – Italia 1960-1979. Liberi di Sognare

La mostra "POP/BEAT – Italia 1960-1979", inaugurata la scorsa primavera, è stata prorogata fino al 28 luglio 2024. La novità di questa mostra rispetto ad altri progetti espositivi dedicati alla Pop Art nazionale risiede nel taglio curatoriale, affidata ad un artista, Roberto Floreani, e all'abbinamento con l'approfondimento sul periodo Beat italiano.

Per la prima volta vengono infatti raccontate ed esposte insieme le generazioni Pop e Beat italiane, testimoni di un sentire comune di quegli anni, legato a una visione ottimistica del futuro e all'impegno movimentista del Sessantotto, sottolineando la loro originalità e autonomia dalle controparti Pop e Beat americane.

La parte dedicata alla Pop art coinvolge ben 35 artisti per circa 100 opere esposte, e presenta tutti i grandi nomi di quel periodo, molti dei quali ritroviamo anche nella mostra di Pistoia. Eccoli elencati: Valerio Adami, Franco Angeli, Enrico Baj, Paolo Baratella, Roberto Barni, Gianni Bertini, Alik Cavaliere, Mario Ceroli, Claudio Cintoli, Lucio Del Pezzo, Fernando De Filippi, Bruno Di Bello, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Pietro Gallina, Piero Gilardi, Sergio Lombardo, Roberto Malquori, Renato Mambor, Elio Marchegiani, Umberto Mariani, Gino Marotta, Titina Maselli, Fabio Mauri, Aldo Mondino, Ugo Nespolo, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Concetto Pozzati, Mimmo Rotella, Sergio Sarri, Mario Schifano, Giangiacomo Spadari, Tino Stefanoni, Cesare Tacchi, Emilio Tadini.

Grande spazio a vere superstar dell'arte nazionale (e internazionale) come Mario Schifano, ma anche ad artisti che hanno avuto un ruolo determinante nella sperimentazione artistica di quegli anni, ma meno noti al grande pubblico.

Per avere un'anteprima dell'intero percorso espositivo della mostra POP/BEAT – Italia 1960-1979. Liberi di Sognare puoi guardare questo video di poco più di 100 secondi.

Scopri la mostra di Vicenza

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In mostra autentici capolavori di Mimmo RotellaUmberto MarianiConcetto Pozzati e opere significative e di grandi dimensioni di tanti altri nomi di primissimo piano, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private. Scopri di più›.

III. Gli "Angeli Caduti" di Anselm Kiefer a Firenze

Kiefer a Palazzo Strozzi

Anselm Kiefer, Engelssturz (det.), 2022. Foto: itinerarinellarte.it

Fino al 21 luglio il cortile interno di Palazzo Strozzi a Firenze è dominato da una grande tela alta più i 7 metri. E' la prima opera che accoglie i visitatori della mostra "Anselm Kiefer. Angeli caduti", un'opera ispirata al San Michele Arcangelo di Luca Giordano, che ci invita a riflettere sulla lotta tra il bene e il male, sul rapporto tra cielo e terra, spirito e materia. L'arte di Kiefer esplora il tema universale della caduta e della rinascita, suscitando un'inquietudine iniziale attraverso la distruzione, situazione che precede la rinascita. Secondo l'artista tedesco, classe 1945, riconosciuto come uno dei più grandi del nostro tempo, "Le macerie sono come il fiore di una pianta; sono l'apice radioso di un incessante metabolismo, l'inizio di una rinascita".

Uno sguardo al percorso espositivo

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Nel percorso espositivo si intrecciano così pittura, scultura, installazione e fotografia, che accompagnano il visitatore attraverso una potente fusione di riferimenti, immagini e citazioni che spaziano dalla storia antica alla Seconda guerra mondiale, dalla filosofia classica alla letteratura moderna. Protagonista è sempre una profonda riflessione sulla natura umana, i suoi conflitti, le sue contraddizioni e le sue potenzialità. Scopri di più su questa straordinaria mostra›.

IV. La mostra sugli Impressionisti a Roma

Impressionisti a Roma

Paul Lecomte, Bateau sur la riviere Olio su tela 55 x 48 cm Collezione privata ©

La circostanza dei 150 anni dalla nascita a Parigi, nel 1874, dell'Impressionismo, ha fatto sì che questo 2024 sia un anno straordinario per le mostre dedicate a questo amato movimento artistico, anche in Italia. La mostra romana "Impressionisti. L'alba della modernità", si protrarrà fino al 28 luglio al Museo Storico della Fanteria, e ricostruisce le origini e l'eredità del rivoluzionario movimento nato nella seconda metà dell'800, indagando un arco temporale che va dal 1850 al 1915, con opere provenienti da collezioni private. Sono circa 200 opere presenti, le quali documentano con dipinti, disegni, acquerelli, sculture, ceramiche e incisioni, gli artisti che parteciparono alle otto mostre ufficiali "impressioniste", e con una particolare attenzione a tutte le tecniche da loro sperimentate e utilizzate. Scopri di più sulla mostra.

V. Velázquez a Napoli

Un segno grandioso

Velázquez. Un Segno Grandioso, Gallerie d'Italia, Napoli. Foto di allestimento a cura di Fabio Sasso

Anche Napoli è in questi giorni sede di un'importante evento espositivo dedicato al grande pittore spagnolo, grazie all'iniziativa di Gallerie d'Italia, museo di Intesa Sanpaolo. Fino al 14 luglio 2024 è infatti possibile ammirare due capolavori di Diego Velázquez provenienti dalla National Gallery di Londra. Si tratta di Immacolata Concezione e San Giovanni Evangelista sull'isola di Patmos. Per l'occasione di "Velázquez. Un segno grandioso", i due dipinti di Velázquez sono esposti affiancati da altri due dipinti raffiguranti l'Immacolata Concezione, di Paolo Finoglio, proveniente dal convento francescano di San Lorenzo Maggiore a Napoli e di Battistello Caracciolo conservata nella chiesa della Natività della Beata Maria Vergine a Roccadaspide, nel Cilento.

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L'arrivo delle opere dalla National Gallery di Londra è avvenuto in occasione della mostra londinese 'The Last Caravaggio' dov'è protagonista l'opera Il Martirio di sant'Orsola in prestito da Intesa Sanpaolo.

Leggi anche l'articolo sulle 5 grandi mostre di recente apertura.


Per approfondire:

Pubblicato il 03/07/2024

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