Fondazione Coppola presenta Pesce Khete e Michele Tocca

Fondazione Coppola, grazie alla quale nel 2019 è stato riaperto al pubblico l'antico Torrione di Porta Castello a Vicenza, sta ospitando in queste settimane una mostra di arte contemporanea pensata in due tempi. Scopriamo i due artisti protagonisti del primo tempo.

Livello 0, allestimento (da destra: Pesce Khete, Untitled, 2023 - Michele Tocca, Studio Derain, s.d.)

HM, HE, HA è il singolare titolo scelto per questo nuovo progetto promosso dalla Fondazione, per il quale è stata affidata la curatelaElena Volpato e Davide Ferri. Si tratta di una citazione, dello scrittore britannico Julian Barnes, autore amato sia dagli artisti in mostra, sia dai due curatori, che diede quel titolo a una sua conferenza, ricordando come Edgar Degas ritenesse quelle esclamazioni tutto quanto avesse senso dire di fronte a un dipinto, giudicando di troppo ogni altro commento.

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Ma perché questa citazione è divenuta anche il titolo di questa mostra concepita con quattro artisti e in due parti? Lo spiegano le parole della curatrice Elena Volpato, alla sua prima collaborazione per una mostra al Torrione di Vicenza. Quando insieme ai quattro artisti e al co-curatore Davide Ferri si è cominciato a pensare ad un nuovo progetto per questo particolarissimo spazio espositivo, alla ricerca di una consonanza, Elena Volpato ci spiega come sia emerso che il film rouge che univa tutti e quattro pittori e anche i curatori era un'attitudine riflessiva. Si voleva raccontare il valore e l'importanza di accettare una forma di indugio, di pausa di riflessione, di fronte a un nuovo progetto o ad un'opera d'arte. Quel momento di assoluta sincerità in cui vengono spesso a mancare le parole. Poi quando l'incespicare della lingua via via si scioglie e le parole arrivano, c'è uno scivolamento verso un'emozione pura, che investe il linguaggio pittorico o il discorso critico. Quel momento così importante andava salvaguardato e raccontato ed ecco quei piccoli suoni, HM, HE, HA.

Quell'indugio iniziale, quell'ostacolo, evita di cedere alla tentazione di trovare formule facili, scorciatoie di maniera, e spinge gli artisti a mettersi in gioco e si è trasformato in un'idea di costruzione della mostra, per cui ad un'opera ne corrisponde un'altra in un continuo dialogo tra i due artisti, salendo da un livello al successivo.

I protagonisti coinvolti in questa prima parte della mostra, che resterà allestita fino al 14 settembre 2024, sono Pesce Khete e Michele Tocca

Pesce Khete è nato nel 1980 a Roma, dove lavora, e dove dal 2020 è docente dei corsi di Disegno e Illustrazione presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Roma. Il suo lavoro, incentrato su pittura, disegno e fotografia, è stato esposto in Italia e all'estero e in diverse sedi museali. La sua pittura è spazio di conflitto tra le infinite possibilità e la propria proficua limitatezza, tra ordine e caos, composizione e casualità, e ciò che ne scaturisce rimescola idee generali come figurazione e astrazione.

Pesce Khete, untitled

Livello 2, allestimento con opera Untitled, 2023, di Pesce Khete... leggi il resto dell'articolo»

A partire dall'autoritratto, affiancato a quelli degli altri tre artisti coinvolti, la mostra del Torrione presenta suoi lavori su carta, fino a giungere al nuovo ciclo, realizzato appositamente per la mostra, dei siliconi, esposti nell'ultimo livello dei cinque che compongono lo spazio espositivo. I siliconi di Pesce Khete fanno da contrappunto alle "giacche" di Michele Tocca, nella costruzione del momento finale della mostra, in un'espressione di ritorno ad un silenzio riflessivo, e ad un dialogo con la struttura architettonica, in questo caso con un riferimento a quel che resta strappando delle insegne precedentemente incollate ad un muro. Contrariamente al senso di quelle insegne, applicate per comunicare qualcosa, qui si tende esattamente all'opposto: l'arte non è affermativa, e attraverso una tecnica di pittura che certo è volontaria e sapientissima, diviene accettazione del proprio silenzio, di negazione della parola per ridursi ad un segno.

Silicone n. 10

Pesce Khete, Silicone 10, 2023, acrilico e silicone su tela

Michele Tocca, nato a Subiaco nel 1983, come Khete vive e lavora a Roma. Formatosi tra l'Italia, il Belgio e Londra dove ha completato un MA, Painting, al Royal College of Art (2011), nella sua ricerca artistica e pratica pittorica guarda al rapporto tra pittura e mondo fisico, tra percezione e artificio, agli effetti del tempo e della storia. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all'estero. Nel 2023, il suo lavoro è stato oggetto di una grande mostra personale presso la GAM – Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea di Torino, che ha acquisito una parte dei dipinti. Di recente ha preso parte a progetti espositivi anche alla Triennale di Milano e al MACTE di Termoli.

Fango

Michele Tocca, Fango (gelata), 2022, olio su tela

Nella mostra del Torrione i suoi dipinti propongono una risposta materica e fisica al pensiero di riflessione e silenzio da cui scaturisce il progetto, con opere che intersecano l'idea di rapporto tra dentro e fuori, e il confronto con l'architettura e la storia dello spazio espositivo. Per il quinto livello della mostra, che il curatore Davide Ferri, storicamente legato all'attività della Fondazione Coppola, ritiene essere il più bel ultimo piano nella storia delle mostre qui ospitate, "in gran parte per merito di alcune intuizioni di Elena Volpato", Tocca ha scelto di esporre le sue giacche del pittore.

In one coat

Michele Tocca, In one coat, 2024, olio su lino

Rappresentano il gesto  di appendere la giacca la sera, finito il lavoro quando rientra a casa. La giacca non è rappresentata però contro un muro, ma su una porta azzurro cielo, quasi a volerla appendere al cielo in un atto liberatorio. Ancora una rappresentazione che richiama il silenzio, il momento che segue un'azione. Giacche che possono richiamare la "pelle" di  Marsia nel mito della sfida ad Apollo col suo canto, di nuovo una fine silenziosa ad una storia fatta anche di violenza.

Pesce Khete e Michele Tocca

Pesce Khete (a sinistra) e Michele Tocca (a destra) all'inaugurazione della mostra

Per maggiori informazioni sulla mostra, continua a leggere.

Pubblicato il 20/06/2024

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