Transavanguardia. La vitalità del contemporaneo

  • Quando:   02/06/2024 - 22/09/2024

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Transavanguardia. La vitalità del contemporaneo
Sandro Chia

Palazzo SUMS ospita dal 2 giugno al 22 settembre 2024 la mostra "Transavanguardia. La vitalità del contemporaneo", organizzata da Segreteria di Stato per l'Istruzione e la Cultura, Dipartimento Turismo e Cultura, Istituti Culturali ed FR Istituto d'Arte Contemporanea S.p.a. in collaborazione con Claudio Poleschi Arte Contemporanea. Curata da Alessandro Gea, l'esposizione inaugura sabato 1° giugno alle ore 18.00.

La Città di San Marino custodisce sul suo territorio innumerevoli impronte del passaggio dei "Fabulous Five", celebra l'attualità della corrente artistica che ha rivoluzionato l'arte italiana del Novecento.

A distanza di 45 anni dall'origine della Transavanguardia, l'esposizione sanmarinese non vuole limitarsi a celebrare un importante movimento affermatosi anche oltre oceano, bensì evidenziare quanto le sue peculiarità influenzino ancor oggi, consapevolmente o meno, il mondo dell'arte. E' proprio nell'attività culturale della Repubblica di San Marino, specificatamente con la partecipazione alle ultime tre edizioni delle biennali veneziane di arte ed architettura, e volgendo lo sguardo a ritroso nel tempo cercando affinità nella storia dell'arte contemporanea, che possiamo trovare vicinanza con gli enunciati della Transavanguardia e del suo ideatore, Achille Bonito Oliva. I temi delle esposizioni degli ultimi tre anni del padiglione della Repubblica quali Postumano metamorfico, Ospite ospitante e Nomader, quest'ultima in corso per la 60esima Biennale, evocano una forte coerenza nel percorso che si sviluppa di anno in anno a fronte di un più ampio titolo proposto dai curatori delle diverse edizioni. Ed è proprio questa continuità degli argomenti nell'esplorare le differenze che ci avvicina al nomadismo del linguaggio e, allo stesso tempo, all'eclettismo del Postmoderno e della Transavanguardia.

Nel termine Postmoderno, come in Postumano Metamorfico, il prefisso "Post" non rimanda al riferimento temporale del "dopo", e non insinua nessuna opposizione o superamento. È il modo in cui si guarda al moderno che cambia ed è innegabile che questo nuovo approccio al passato sia legato a un'esperienza di cambiamento e rottura. In tutte le arti e le discipline si afferra il messaggio del postmoderno: il gusto della citazione e la ripresa di stili e forme del passato con l'inserimento dell'ironia, diventano parole d'ordine. Sulla base di quanto ragionato è stata fatta una selezione di opere che narrino il percorso di continua ricerca e dialogo, nazionale ed internazionale, di una corrente artistica che non nasce da un manifesto fondante, ma che sarà unita solo successivamente dalle parole di Achille Bonito Oliva.

Il percorso espositivo comprende una cinquantina di opere dei "fab five", così definiti per via del loro successo transnazionale: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. Dipinti e sculture selezionate che offrono un'ampia testimonianza delle ricerche condotte negli anni Ottanta, in piena Transavanguardia, includendo inoltre realizzazioni più recenti, che attualizzano, senza smentirle, le basi del movimento, gettate da Achille Bonito Oliva quasi mezzo secolo fa.
Principio cardine che collega le opere in mostra è il primato della soggettività dell'artista, che attua una ricerca individuale e libera. Ad unire gli autori in mostra, differenti per esperienze e linguaggio, è il desiderio di riportare l'opera d'arte alla sua centralità, riscoprendo il piacere di essere artisti, in opposizione a un'arte fortemente ideologizzata e politica. Avvalendosi di mezzi tradizionali e tornando alla figurazione, intesa come segno e colore, gli artisti giungono ad una nuova forma di espressione, il cui nucleo non è logico e razionale, ma poetico ed evocativo, questi artisti si avvalgono di una gestualità artigianale, più emotiva e istintiva.... leggi il resto dell'articolo»

Questo ritorno alla figurazione, intesa come segno e colore, è operato in senso antintellettualistico, con evidenti richiami alle frange più anarchiche e irrazionali delle avanguardie. Il risultato è una pittura considerata rozza, ai limiti del dilettantesco, il cui nucleo non è logico e razionale, ma poetico ed evocativo. E' su questa linea di continuità che l'esposizione in oggetto vuole proporre un approfondimento al tema contemporaneo ricercando nelle sue radici storiche esempi significativi che ci aiutino a meglio comprendere la circolarità dell'arte in questi nostri contrastati ma nel contempo interessanti tempi del nostro presente. Unanimemente riconosciuta è inoltre l'influenza che la Transavanguardia ha esercitato nei confronti di artisti oggi particolarmente celebrati quali Claudio Parmeggiani, Luigi Ontani, Salvo ed Ettore Spalletti.

«A distanza di 45 anni dall'origine della Transavanguardia – scrive il curatore Alessandro Gea – l'esposizione sanmarinese a Palazzo SUMS non vuole limitarsi a celebrare un importante movimento affermatosi anche oltre oceano, bensì evidenziare quanto alcune sue peculiarità influenzino ancor oggi, consapevolmente o meno, il mondo dell'arte.»
La Repubblica di San Marino è storicamente legata allo sviluppo della Transavanguardia e ritrova nel suo territorio innumerevoli impronte di un passaggio fondamentale per la storia dell'arte. Già nel 1982 San Marino dedicò al movimento, che si stava diffondendo anche nel resto d'Europa, un'esposizione con catalogo a firma di Achille Bonito Oliva, dal titolo La Transavanguardia tedesca. La Prima Bella Mostra Italiana di Sandro Chia ed Enzo Cucchi, inaugurata a San Marino nel 1996, ne è stata poi l'ideale continuazione.

A testimonianza di queste importanti esperienze, nella Repubblica del Titano rimangono oggi due opere fondamentali: il dipinto Prima Bella Mostra Italiana (1995), realizzato a quattro mani da Chia e Cucchi e conservato presso la Galleria Nazionale, e l'opera Scala Santa (1987), dipinta ad encausto da Enzo Cucchi su una parete della Cappella della Scala Santa presso il Monastero di Santa Chiara.

La mostra vuole indagare come questi artisti e le loro opere mantengano la loro strettissima aderenza ad una realtà interconnessa e globalizzata, sempre più evanescente e complessa, attraverso un ritorno ai fondamenti dell'umanità. Il rapporto frizzante con il contemporaneo, che negli anni '80 poteva essere visto come scia della crisi economica che caratterizzò il decennio precedente e che ridimensionò l'ottimismo produttivo e culturale dell'Italia, è evidente nei testi di Achille Bonito Oliva, che risultano ad una lettura odierna più contemporanei che mai.

"L'arte tra ironia e nomadismo, ecco la mia rivoluzione anni '80".
Achille Bonito Oliva

Il percorso di visita rispetta le volontà della teorizzazione di Achille Bonito Oliva, secondo cui "non esiste una idea evoluzionistica lineare dello sviluppo dell'arte, ma esiste un'arte che vive dentro i colpi e i contraccolpi della storia". La mostra non seguirà quindi una linea temporale, e nemmeno un susseguirsi definito sulla base del soggetto artista. Il progetto espositivo sarà invece quanto più possibile atto allo sviscerarsi di relazioni e dialoghi tra le opere, accostate per tematiche e linee coloristiche, per soggetti e per materiali. Sarà lasciata la corretta spazialità alle opere, che possano in questo modo esprimere la storia come il presente, nella loro individualità tanto quanto nella relazione con le altre. Si porrà l'attenzione "sull'intreccio stilistico, sul nomadismo culturale che si attua utilizzando la memoria ed utilizzando gli stili del passato, in linea con questo eclettismo ed ironia stilistica che rendono l'arte della transavanguardia italiana più contemporanea che mai", come voluto da Achille Bonito Oliva.

L'esposizione Transavanguardia. La vitalità del contemporaneo rientra nel progetto Grandi Mostre di San Marino Arte Cultura, il marchio di qualità della Segreteria di Stato per l'Istruzione e Cultura e dagli Istituti Culturali della Repubblica di San Marino.

Comitato scientifico Umberto Bianchi, Alessandro Bianchini, Roberto Felicetti, David Poleschi, Elena Rossi, Vincenzo Rotondo

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Mostra: Transavanguardia. La vitalità del contemporaneo

San Marino

Apertura: 02/06/2024

Conclusione: 22/09/2024

Organizzazione: Segreteria di Stato per l'Istruzione e la Cultura

Curatore: Alessandro Gea

Indirizzo: Via Piana 1 - 47890 San Marino

Inaugurazione: sabato 1° giugno ore 18.00

Orario: tutti i giorni 10.00-18.00

Biglietto: intero: 8,00€ | ridotto 4,00€ per studenti universitari su presentazione di tesserino, over 65, gruppi superiori alle 25 persone | disponibili gratuità

Per info e prenotazioni:  +378 0549 909421 | 0549882146 | segreteria.istruzione@gov.sm

Sito web per approfondire: https://sanmarinoartecultura.com/



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