Biennale di Viterbo 2024

  • Quando:   13/07/2024 - 12/10/2024

Arte contemporaneaEventi e spettacoli a Viterbo


Biennale di Viterbo 2024

Al via l'8a edizione della Biennale di Viterbo e il 1° incontro Internazionale Brasile Italia.

Viterbo, che vanta un patrimonio mondiale immateriale UNESCO, grazie alla Festa di Santa Rosa, è una capitale della cultura: straordinario borgo medioevale, grazie al suo quartiere di San Pellegrino, città dei Papi e del gotico, ma anche importante centro artistico rinascimentale con la Madonna della Quercia e Villa Lante a Bagnaia.
Viterbo afferma il suo status attraverso questa Biennale di arte contemporanea che vedrà la partecipazione di artisti da tutto il mondo.

Arte, bellezza, inclusione, pari opportunità, politiche giovanili, sostenibilità, ambiente: questi ed altri i temi cardini su cui si focalizza la 8a edizione della Biennale di Viterbo Arte Contemporanea, che accoglie anche il 1° Incontro Internazionale Brasile-Italia, per rispondere agli obiettivi del New European Bauhaus di cui A.P.A.I. Associazione per la Promozione delle Arti in Italia e Biennale di Viterbo, fondate e curate da Laura Lucibello, sono Partner ufficiali dal febbraio 2024, nonché l'annuale partecipazione alla Giornata AMACI che quest'anno cadrà il 12 ottobre; un'iniziativa - quella della Biennale - che mette la creatività proprio al servizio della sostenibilità, della bellezza e dell'inclusione.

Secondo Laura Lucibello, presidente BiennaleIl il progetto Biennale, per il tramite delle Arti a 360°, è finalizzato a promuovere la sensibilizzazione nei confronti dei linguaggi in ambiente culturale e sociale per il tramite della creatività, della ricerca e dell'interculturalità, per creare una rete internazionale di innovazione e diplomazia in materia di patrimonio umano equo e sostenibile che si basa sui seguenti elementi:

Riconoscere e rispettare l'ambiente
riconnettere le comunità con il loro habitat e forme di eredità ecologica, estetica, e culturale, per una creazione di idee innovative orientata verso una cittadinanza globale;
rinnovare le pratiche, promuovere la partecipazione attiva e il protagonismo, valorizzando le capacità e la creatività anche delle nuove generazioni e delle nuove tecnologie, coinvolgendo, con il Premio Accademie Arte Emergente, i giovani artisti in interventi artistici innovativi ed esperenziali;
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Costruire un "territorio attrattivo e vitale", riducendo il tasso di sfiducia e restituendo alle giovani generazioni senso, identità e valore.
Un "ecosistema ibrido" dove i numerosissimi artisti locali e internazionali presentano il loro opere e performance, anche nell'ambito di spettacoli teatrali e performativi, residenze d'artista e studio-visit negli Atelier, Gallerie, Parchi e Giardini artistici.

1° Incontro Internazionale di Arte Contemporanea Brasile-Italia è un progetto della Curatrice Andrea Isabel Lotto, che si pone come obiettivi:

Promuovere l'apprendimento e lo scambio culturale tra brasiliani e italiani, mettendo in risalto la Storia tra passato-presente-futuro, attraverso conferenze e mostre d'arte sul tema scelto;

Elencare i principali percorsi che convergono tra artisti brasiliani e italiani;
dalla teoria contemporanea alla produzione artistica: quali sono le principali difficoltà affrontate oggi;

Dibattito sulla produzione artistica delle donne e sulle loro sfide;
stimolare il dibattito sui veri interessi dell'arte contemporanea basato sul desiderio dell'esistenza di relazioni tra storia, società e cultura.
Peraltro si ricorda che quest'anno si è celebrata in Brasile la «Giornata dell'Immigrante italiano». Il 21 febbraio ricorda infatti il giorno del 1874 nel quale il primo gruppo di 386 lavoratori italiani con le loro famiglie giunse nel paese americano a bordo del vapore Sofia."

"Linguaggi"

Siamo una civiltà travolta dalle immagini, che assorbiamo nella consapevolezza di essere in qualche modo noi a sceglierle. Il campo è così vasto che riguarda ogni aspetto della nostra vita e spesso le impieghiamo per immortalare il nostro presente anche per le cose più banali, fotografare il piatto prima di mangiarlo, o prima di comprare un vestito, una macchina, per documentare una stanza d'albergo. Accumuliamo tante immagini che ormai anche i più performanti sistemi di archiviazioni sono saturi di una "memoria" che non basta più. Ma anche così non siamo soddisfatti e pieghiamo il collo per selezionarle, ritoccarle, doppiarle e se non basta le distruggiamo consapevoli che questa saturazione non lascerà mai uno spazio vuoto. Sappiamo che c'è una tale abbondanza, che ci si deve rassegnare al fatto che qualcosa non riusciremo a vedere, ma non ci accorgiamo che alcune di queste risaltano o ci vengono imposte rispetto ad altre. Il reale, l'immaginario, l'artificioso e il falso si sovrappongono e sono gli stessi soggetti che ci danzano attorno e chi le gestisce ci metterà in comunicazione con le persone che riterrà funzionali. Ora è talmente chiara questa cosa che pur sapendolo non ci allarmiamo abbastanza, perché a fianco di un libro o di un disco da noi acquistato, ci propongono alcune cose "simili" che potrebbero interessarci è questo l'uso dell'IA ( intelligenza artificiale) che ci segue appena accediamo ai dispositivi informatici. La scelta degli organizzatori di questa edizione 2024 della Biennale d'Arte di Viterbo ha deciso di cambiare direzione rispetto agli altri anni, indagare il linguaggio della Contemporaneità, il sistema della produzione dell'immagine e sui meccanismi della fruizione. Non più uno spazio chiuso da raggiungere per ammirare un'esposizione, ma affacciandosi ai luoghi della quotidianità dello spettatore, la strada, il cartellone pubblicitario, gli spazi deputati per la comunicazione pubblica saranno oggetti per un dialogo dell'arte.

Una sessione dedicata alle Accademie, scegliendo giovani esordienti che si affacciano all'arte per la prima volta esponendo al pubblico le loro opere. Lavori che riportati alla dimensione di un manifesto, potranno essere di pittura, di illustrazione, di Grafica di fotografia, ma anche impiegando sistemi interattivi con codici tipo QR o altro, permetteranno all'osservatore collegandoli ad un cellulare, di trasformarsi in scultura 3D, video Animazione, installazioni ed altro.

Verranno invitati gli Artisti per realizzare opere di grandi dimensioni manifesti alti m 3 e larghi 6 metri da collocare nelle città di Viterbo, Bolsena, Graffignano, Tuscania :

Omar Galliani Uno dei più importanti esponenti dell'arte italiana degli ultimi 40 anni, ha partecipato a diverse edizioni della biennale di Venezia, ha esposto nei luoghi d'arte più prestigiosi del mondo. In diverse occasioni è stato testimonial internazionale dell'arte italiana.

Matteo Fato Giovane artista, dentro la fenomenologia della nuova figurazione della ricerca contemporanea, capace di unificare i diversi metodi di rappresentazione in straordinarie composizioni espositive.

Serena Riglietti Artista e illustratrice tra le più affermate in Italia. Suoi i disegni della fortunata edizione di Harry Potter. Autrice di numerose pubblicazioni in Italia ed all'estero.

Michelangelo Galliani Giovane scultore, unisce la tradizione della scultura italiana del marmo ad elementi di narrazione di altra materia quali, il bronzo, il piombo, l'alluminio, l'acciaio la cera integrandole nella narrazione della nuova ricerca plastica.

Gian Luca Proietti Artista, grafico, docente. Ha sempre percorso i diversi sistemi di rappre-sentazione coltivando un segno suggestivo ed efficace in bilico tra la grafica e la pittura.

Pino Mascia, curatore

MANIFEST!

L'8a Biennale d'arte di Viterbo, in collaborazione con la rassegna MANIFEST! Arte Urbana trova nel manifesto d'autore il suo fulcro estetico e mediale.

Il tema prende il titolo "linguaggi". Tale termine richiama altre parole che rafforzano il concetto: dialogo, contaminazione, diversità, incontro, scambio, tolleranza, chiarezza. L'uso del manifesto affisso trasforma l'evento in una azione culturale collettiva, una sola voce (il formato del manifesto stampato) composta dalle molteplici voci delle proposte.

MANIFEST! È un evento d'arte contemporanea e graphic design che vede come supporto creativo il manifesto, il poster. La rassegna vuole dare la possibilità di misurarsi con un supporto storicamente importante, inserito in quella che possiamo definire comunicazione urbana, arte di strada. Manifesto significa anche "offerto apertamente alla vista", chiaro, evidente, certo. L'arte è l'unica possibilità che abbiamo per esprimere una sincerità reale, una verità indiscutibile e con il poster essa viene messa a disposizione di tutti, per tutti e sotto la vista di tutti. Essa si colloca nel tessuto urbano, con le sue strade, palazzi, luoghi inusuali ed a volte abbandonati, elevandoli a punti d'osservazione privilegiati di estetica, pensiero ed azione civile.

L'occupazione estetica dei luoghi urbani permette al cittadino che vive tutti i giorni nella sua città, di usufruire del contributo creativo degli artisti, generatori di pensieri positivi e del bello, condividendo tale esperienza senza barriere, ostacoli istituzionali. Gian Luca Proietti, direttore artistico MANIFEST!

La nostra epoca mostra un impressionante progresso tecnico e tecnologico a cui i linguaggi dell'arte devono far corrispondere un impressionante progresso intellettuale. Per questo credo che sia fondamentale una loro intersezione, senza censure e senza parole d'ordine, una cosa che questa Biennale viterbese cerca di fare facendo intrecciare e anche scontrare varie prospettive disciplinari. Gian Maria Cervo

Per la Biennale di Viterbo presenterò un'installazione site­ specific nel Castello Orsini di "Soriano nel Cimino" dal titolo: Apoteosi. La mostra rimarrà aperta al pubblico sino al 15 settembre 2024.

A cura di Laura Lucibello, Direttrice e ideatrice della Biennale di Viterbo.

L'installazione si compone di un percorso di più tappe che coinvolge il castello e la torre antica punto più alto del paese di epoca medievale. Fino al 1989 il castello è stato un carcere e la mostra si snoda tra le celle di massima sicurezza e il punto più alto del paese: La Torre Antica. Torre che fa coppia con la Torre di Chia, situata a pochi chilometri, entrambe Orsini, che fu abitazione di Pier Paolo Pasolini.

Il castello ospita una mostra fotografica su Pasolini, da qui ne scaturisce un dialogo tra la video installazione "Il Grande Sogno di Un Nano" realizzato da F. Losvizzero e M. Basilè e nella Stanza dell'Altare Sconsacrato e le immagini di Pierpaolo Pasolini (alcune inedite, raccolte sui set de "II Vangelo Secondo Matteo", "Il Fiore Delle Mille e Una Notte"). Le altre opere/istallazioni contemporanee di Franco Losvizzero sottendono un filo rosso che attraversa il tempo, circa 50 anni, e lo spazio in una serie di rimandi di poetici più che affini.

CASTELLO ORSINI: posto sulla sommità della collina sulla quale sorge l'abitato di Soriano nel Cimino, sul versante nord-orientale del monte Cimino, il castello Orsini, caratterizzato da un'architettura severa e maestosa, domina il borgo di origine medioevale e centro storico del paese." Franco Losvizzero

"Solo Andata" è una performance di poesia e musica e scultura realizzata dal prolifico e polivalente connubio artistico Aprea –Sartini, già riconosciuto col premio "miglior allestimento" del XXXII Festival del Teatro Patologico di Roma 2024 per lo spettacolo teatrale "Sakuntala".

Gli argomenti trattati nella performance, oggi sempre molto attuali, sono l'immigrazione e la speranza di una vita dignitosa, migliore, di "una vita", da parte di persone che per differenti motivi, spesso violenti, non si riconoscono più nella loro terra e sono costretti a fuggire in altri paesi, continenti, spesso per mare.

Questa performance ibrida si inserisce semanticamente nel contesto della "Biennale di Viterbo 2024" in relazione ai linguaggi multiformi utilizzati: sia all'interno della grande scultura di cartapesta e altre tecniche miste, la quale realizzata dagli stessi due artisti sarà esposta per l'occasione. Sia nel reading sul medesimo tema che i due attori Ilaria Sartini e Demian Aprea ci propongono con poesie di Neruda, Verlaine, Dickinson, Gibran e altri.

Le voci si mischiano e si intervallano al pianoforte e al violino di Demian Aprea che passa da improvvisazioni originali estemporanee a brani tratti da colonne sonore di film "sulla migrazione". Demian Antonio Aprea

Prime Inaugurazioni

VITERBO, 13 Luglio 2024, h 17:00

con in Via Saffi

MANIFESTA/re Taci anzi parla: il linguaggio creativo delle donne diventa messaggio sociale, a cura di Marilena Vita e per le strade cittadine

MANIFEST!

a cura di Gian Luca Proietti

SORIANO nel CIMINO

Palazzo Chigi e Castello Orsini

20 Luglio 2024, h 17:00

a cura di Laura Lucibello

con gli Artisti :

Marisa Bellini, BixioBixio, Jan Incoronato, Franco Losvizzero, Riccardo Sanna e la partecipazione straordinaria di Demian Antonio Aprea e Ilaria Sartini

nella performance di Reading Musicale "Solo Andata"

Temi e Sedi coinvolte da luglio ad ottobre 2024

Le sedi coinvolte per le esposizioni di MANIFESTI sono: Viterbo, Bolsena, Graffignano-Sipicciano, Tuscania. Mentre le sedi di: Celleno Borgo Fantasma, Soriano nel Cimino con Castello Orsini e Palazzo Chigi, Parco di Vulci, Viterbo Necropoli Poggio Giudio, saranno dedicate ad opere installative site specific open air, performance artistiche, teatrali, di poesia e danza.

GLI ARTISTI BRASILIANI

Sono 6 gli Artisti Brasiliani selezionati dalla Curatrice Andrea Isabel Lotto:

André de Oliveira - Fotografo e Professore di Fotografia, Tecnico in Processi Fotografici e una Laurea in Fotografia presso il SENAC di San Paolo. Ha lavorato come fotografo per 12 anni e come educatore per 10. Ha iniziato la sua carriera insegnando Fotografia nel 2013, quando è entrato a far parte del corpo docente di Fullframe Escola de Fotografia. Nel 2022 ha iniziato a insegnare corsi e workshop in vari spazi culturali come SESC, Oficinas Culturais, MAM, tra gli altri. Svolge attività di volontariato nella rete educativa pubblica, sviluppando laboratori di fotografia con cellulare per insegnanti e studenti, concentrandosi su discussioni sull'educazione visiva ed estetica. Sviluppa anche lavori originali nella Street Photography.

Ana Clara de Souza - Artista autonoma, residente a Minas Gerais, è stata in contatto con l'arte fin dall'infanzia. Nipote di un artigiano-artista-poeta, attraverso l'arte si è creata ed esiste nel mondo. Dall'amore che emerge nei cuori, orchestrato da mani aperte, crea come qualcuno che ama e lo fa sentire. In mezzo a tanto, ribadisce l'amore. Durante la sua pre-adolescenza, ha seguito corsi di disegno con il professore Roberto Mello, a São Lourenço, dove ha potuto migliorare e progredire lo studio. Avendo frequentato l'Università Federale di Rio de Janeiro, presso l'Escola de Belas Artes, ha potuto entrare in più ampio contatto con le molteplici sfaccettature dell'arte. Dove, nonostante l'impermanenza, ha potuto anche imparare.

Guilherme Kramer - Nato a San Paolo, ha avuto fin dall'infanzia il disegno come principale forma di espressione. La sua più grande ispirazione viene dagli attraversamenti urbani e rurali, in cui si lascia perdere per acquisire altri stati di coscienza. Ritrae volti e paesaggi su grandi murali. E' laureato in Comunicazione sociale e ha studiato Arti applicate presso la scuola Massana di Barcellona, dedicandosi alla pittura, al disegno, alla ceramica, al mosaico, alle vetrate e alle tecniche performative.

Jonas Lemes - L'arte di Jonas Lemes inizia durante la sua infanzia, a Cambuquira – MG, la sua città natale. Gli piaceva cercare forme, paesaggi e figure su pareti macchiate dall'umidità e dal tempo. Con una matita in mano, ha delineato alcune di queste macchie e ha reso chiare quelle forme che pochi vedevano. Michelangelo disse 500 anni fa che sui muri macchiati dal tempo c'era molta più arte di quanto si immaginasse. Ha iniziato a dipingere nel 1990 all'età di 25 anni recuperando ciò che faceva da bambino. Inizia ad analizzare diverse possibilità per l'uso appropriato dei materiali al fine di sviluppare il suo lavoro. Allo stesso tempo, ha partecipato a saloni d'arte e tenuto mostre personali, ottenendo più di venti premi in tutto il Brasile. Nel 1996 vince il premio viaggio in Sudamerica, crea la SACAP e tiene i primi Saloni di Arti Visive a Cambuquira, dove riunisce più di 170 artisti provenienti da tutto il Paese.

Marcela Novais - Nata il 28 novembre 1993 a San Paolo e residente a Paraisópolis, ha avuto il suo primo contatto con la fotografia all'età di 14 anni. Diplomato alla Fullframe Photography School nel 2020. Nel 2009, ha iniziato a lavorare con lo sviluppo fotografico digitale, contemporaneamente al suo ingresso alla Facoltà di Musica (anche se non ha lavorato professionalmente come musicista) e ha aperto il suo primo studio fotografico nel 2020 per lavorare con i ritratti. Il suo focus è sulla fotografia a colori delle strade periferiche. Fornisce un panorama di Paraisópolis, in base ai suoi colori. vicoli e strade, ritratti che rivelano le sfumature della favela con uno sguardo poetico, ma che cerca di ritrarre la realtà poco romantica di ciò che la favela è realmente. Creatrice della Galleria Beco Visceral: la prima galleria fotografica all'interno della favela di Paraisópolis, ha trasformato lo spazio in cui era la sua casa d'infanzia in una galleria, con le porte aperte al pubblico, e soprattutto agli abitanti di Paraisópolis, affinché tutti abbiano l'opportunità di visitare una galleria d'arte. Marcela Novais dimostra nella sua firma professionale l'eleganza della sua padronanza del colore nella sua arte fotografica contemporanea..

Henrique Selva Manara - E' un artista plastico, regista teatrale, attore e fotografo. Nato nella città di São Lourenço/MG dal 1999, produce costantemente disegni e dipinti artistici utilizzando tecniche ad olio su tela (si è specializzato in ritratti), acquarelli e disegni digitali. Dal 2008 al 2014 mi sono esibita in teatro all'UFOP e nel 2017 Mestre è tornata alle Arti per l'UFMG. Nel 2018 ho lavorato sulla fotografia, registrando manifestazioni di cultura popolare e religione delle razze africane in Minas Gerais ed Espírito Santo. Nel corrente anno 2024, sarà docente di pittura artistica nello Spazio d'Arte di Lona Jonas Lemes, nel Parco Acquatico di São Lourenço, a Minas Gerais.

Altri Artisti dall'Europa e dal Mondo: Matthias Bechly, Germania | Noam Ben-Jacov, Olanda | Radhey Shyam, India | Eleonora Ur, Ungheria

Per l'Italia: Marisa Bellini | Bixio Bixio | Daniela P. Cleo | Fabrizio Franceschetti | Jan Incoronato | Daniela Lai | L'Aura | Gloria Lauro | Franco Losvizzero | Federico Paris | Geremia Renzi | Marika Ricchi | Lucia Rosano | Riccardo Sanna | Andrea Sanvittore | Lucia Sapienza | Emanuela Serini | Eva Tarantello | Valerio Volpato

I Progetti:

MANIFESTA/re Taci anzi parla: il linguaggio creativo delle donne diventa messaggio sociale. E' una iniziativa a cura di Marilena VITA che si propone di esaltare il linguaggio creativo delle donne come veicolo per trasmettere un messaggio sociale potente e attuale. I manifesti sono stati realizzati da ventidue artiste provenienti dall' Italia e dall'estero:

Eliana Adorno, Anna Caruso, Antonella Casazza, Margherita Davì, Marina Falco, Antonella Fiorillo, Antonietta Grandesso, Carla Iacono, Myriam Laguia & Analia I Beltran Janés , Margherita Levo Rosemberg, Luisa Mazza, Melarance: Maritè Bortoletto - Silvia Martini - Micaela Spinazze, Giusva Pecoraino, Paola Rando, Sandra Rizza, Mirella Rossomando, Mela Salemi, Shobha Battaglia, Sonja Streck , Feuei Tola, Rosa Rita Virgillito, Grace Zanotto.

Il progetto "MANIFESTA/re Taci anzi parla", trae ispirazione dal libro "La città delle dame" di Christine de Pizan, scritto nel 1404-1405, che ha rappresentato una pietra miliare nella letteratura francese. Prima scrittrice professionista della storia, Christine de Pizan, ha raccontato e descritto una visionaria città fortificata, abitata solo da donne - regine, guerriere, poetesse, scienziate - sfidando i luoghi comuni e i simboli del tradizionale dominio maschile dell'epoca. Come nel libro di Christine de Pizan, oggi le donne pretendono una città (metafora della società) sicura, che ne rispetti le idee e le scelte.

Performance:

Françoise M. WEDDIGEN, artista visiva di nazionalità Svizzera, residente a Civitella d'Agliano

Solène KAPOSSY, nata il 25.4.2003, al 2° anno di scuola di teatro e musica Ginevra,

Alberto Mauro FABI, nato il 12.8.1985, Orvieto, fotografo di scena, frequenta ist. sperimentale ANSA, invitato al corso di perfezionamento dell'Università di Darmstadt. Documentarista territorio e tradizioni Valle Alto Tevere

Titolo: Pubblicità e patrimonio culturale dell'uomo - Durata: 15 minuti Sinossi: Sullo sfondo di pannelli pubblicitari strappati evolvono figure coperte di pubblicità, varie davanti e bianche dietro. Si staccano dallo sfondo, entrano bianche e ne escono colorate o viceversa. Gioco di maschere con visi nascosti, trasformisti, piume policrome di uccelli, messaggeri dei morti (camouflage déontologique) desacralizzate da uso improprio. Oppure sempre portatrici di nostalgie, davanti alla perdita e all'abbandono...?

La pubblicità investe l'uomo con violenza o lo veste a sua insaputa di un'identità standard rubata all'inteririorità delle persone (tradizioni culturali). Nello scopo di indurre al consumo ammagliando, conquistando la fiducia della persona in quanto disinibisce e giustifica ogni scelta atta a soddisfare con immediatezza i desideri, i sogni della persona. Si identifica a modelli valorizzanti e dimentico dei propri valori si ritrova perso nel mondo dell'illusione incapace di ritrovar se stesso nella sua integrità di individuo unico. E autentico. Perde il senso della comunicazione per contemplarsi nello specchio magico del mondo del consumo, schiavo del potere delle immagini.

La pubblicità richiama l'attenzione (RECLAME, WERBUNG) con un'iconografia facile da leggere che sembra aprirti le porte sul mondo, e invece ti rimanda a te stesso. E' quello che si chiama personalizzazione, è infatti una standardizzazione delle interiorità, dei sogni.

Nega la diversità che fa di ogni individuo un'incunabolo.

Donatella VICI

Titolo : Nell'acqua vivevo, vivo e vivrò (installazione notturna)

Sonoro: musiche del maestro Roberto LANERI

Location: Cascate delle Acque rosse di Viterbo

Donatella Vici eseguirà una performance sonora basata sul respiro.

Sinossi: l'installazione Io Sono è la concretizzazione, ossia la materializzazione di un percorso interiore di ricerca che improvvisamente ha voluto "uscire allo scoperto" per questo motivo è nata un'installazione notturna, che si avvale della visione delle due parole luminose che compaiono nel buio... nell'acqua, ha un sonoro, perché Suono e Luce sono indissolubilmente legati.

Demian Antonio APREA, regista-attore di teatro, musicista (violino), artista visivo, promozione e valorizzazione della produzione musicale amator

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Biennale di Viterbo 2024

VIterbo - sedi varie

Apertura: 13/07/2024

Conclusione: 12/10/2024

Organizzazione: Biennale di Viterbo

Curatore: Pino Mascia

Indirizzo: Viterbo